
Tutto è cominciato dall’attivista dalle lunghe trecce bionde con la sindrome di Asperger, come si definisce nel profilo twitter dove ha 254mila follower mentre sulla sua pagina Facebook la seguono in oltre 305mila ed oltre 474mila su Instagram.
Greta Thunberg è figlia della cantante d'opera Malena Ernman e dell'attore Svante Thunberg. A Greta inoltre è stata diagnosticata la sindrome d'Asperger. Per diminuire l'impronta ecologica della sua famiglia ha insistito perché diventassero vegani.
Il 20 agosto 2018 Greta ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l'orario scolastico. Il suo slogan era sciopero della scuola per il clima.
A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì. Su Twitter utilizza gli hashtag #Klimatstrejka, #ClimateStrike e #FridaysforFuture. Ha creato il movimento studentesco internazionale "Fridays For Future", che chiede giustizia climatica. Ha partecipato alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles e alla Dichiarazione organizzata da Rebellion Extinction a Londra. Il suo sciopero del venerdì ha attirato l'attenzione del mondo intero. Manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi, la Germania, la Finlandia, la Danimarca e l'Australia. In Australia migliaia di studenti sono stati ispirati da Thunberg ad intraprendere lo sciopero del venerdì, ignorando l'appello del loro Primo ministro Scott Morrison, che ha dichiarato al parlamento «ciò che vogliamo è l'apprendimento nelle scuole e meno attivismo».
Il 4 dicembre 2018 ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia.
Greta ha spiegato così la gravità del problema:
«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo.»
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