sabato 27 ottobre 2018

Scuola - Lavoro in team: motivazione e collaborazione

Il gruppo (team work) funziona se condivide uno scopo, ha un obiettivo in comune, che lavora in stretta collaborazione e condivide i vantaggi dei successi. Il team funziona quando obiettivi e metodi sono chiari e condivisi e quando tutto il gruppo sa gestire il tempo, definire e rispettare ruoli, procedure e regole. Ma è davvero possibile  una condivisione totale di intenti ed azioni educative? Quanto può pesare la capacità di rendere flessibile il proprio lavoro nella disponibilità di incontrarsi e confrontarsi con i propri colleghi e adattare il proprio stile di insegnamento? E' possibile trovare una mezza via a quello che è la vita e gli impegni personali con gli inpegni scolastici?

L'insieme delle competenze che garantiscono l’efficacia dell'interazione col gruppo di lavoro a scuola (la cosiddetta Team Leadership) si trova tra individui che curano lo sviluppo delle proprie abilità sociali e ne riconoscono l'importanza nel trasmetterle ai loro allievi (maturità emozionale, fiducia in se stessi e abilità interpersonale, ascolto, empatia e capacità logica, dialettica e di guidare il gruppo alla conoscenza del proprio punto di vista).
I soggetti coinvolti dovrebbero essere accomunati da obiettivi relativi alla costruzione di rapporti tra pari e con le famiglie, pianificare ed organizzare eventi ed interventi significati e di spessore umano e culturale, fare sistematiche verifiche, ricercare  feedback del lavoro svolto e negoziare nelle valutazioni degli allievi dando il proprio contributo.
Se si fosse anche in grado di avere lasciare il giusto margine di autonomia decisionale sarebbe perfetto.

La motivazione è forse il terreno più complesso da affrontare perché riguarda processi che dovrebbero stimolare un individuo verso il raggiungimento di obiettivi assegnati. Molto spesso però anche a fronte di obiettivi chiari, di una linea di gestione cristallina, ci si trova di fronte persone professionalmente molto valide che sono però profondamente demotivate ad impegnarsi nel loro lavoro.

I fattori che influenzano la motivazione in ambito scolastico evidenziano:
  1. aspettative personali che vengono disattese e dati raccolti nei feedback che non rispecchiano il pensiero degli individui coinvolti nel teamwork;
  2. successo che si riconduce ad un mero successo formativo dell'allievo, poco esaltato, e viene trascurato il successo personale ottenuto fuori dall'ambito lavorativo;
  3.  coinvolgimento ostico, poichè a cotanto impegno corrisponde cotanto riconoscimento (non solo di tipo economico) in misura inversamente proporzionale, gli orari dedicati agli impegni burocratici sono a volte esasperanti;
  4.  ambiente di lavoro e clima lavorativo continuamente minati da burocrazia e limitazioni legali ed economiche. Non si dispone di spazi adeguati e si è a volte costretti a lavorare con colleghi che non si gradiscono, con cui non si condividono interessi ed intenti e con cui non si riesce a coltivare nessun tipo di affinità. 
  5.  apertura nella comunicazione tra pari e con il gruppo dirigenziale;
  6.  prospettive di carriera (...).
A tutto ciò si aggiunge la necessità di gestire inevitabili conflitti all'interno dell'ambiente lavorativo e nel tem work che non sempre raggiungono un'adeguata negoziazione cooperativa dei soggetti coinvolti.
 Gli studi sulla gestione dei conflitti hanno individuato una serie di interventi attuabili come:
  •  Separare le persone dai problemi
  •  Identificare i bisogni delle persone coinvolte nel conflitto
  •  Creare una meta identificabile raggiungibile e verificabile
  •  Produrre una o più soluzioni vantaggiose e di qualità
  •  Adottare criteri di valutazione obiettivi e ragionevoli che consentono di salvaguardare le relazioni personali
  • Se l’intervento è stato efficace tutti i membri del gruppo sono soddisfatti, sentono di trarre vantaggio dalla soluzione trovata e di conseguenza sono maggiormente stimolati nel loro lavoro e motivati a far parte del gruppo.
    Maestra Consuelo






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