giovedì 5 aprile 2018

Flipped classroom e didattica per EAS

Flipped classroom o classi capovolte...
Ne parlano in tanti ma cosa sono?
La tecnologia influenza innegabilmente il modo di studiare e di apprendere delle attuali generazioni e l'insegnamento capovolto si propone come modello innovativo nella classe del futuro attraverso una rivoluzione della struttura stessa della lezione, ribaltando il sistema tradizionale che prevede un tempo di spiegazione in aula da parte del docente, una fase di studio individuale da parte dell’alunno a casa e successivamente un momento di verifica, interrogazione e sperimentazione (anche laboratorio) in classe.
L’insegnamento capovolto nasce dall’esigenza di rendere il tempo scuola più funzionale e produttivo per il processo d’insegnamento-apprendimento, investendo le ore di lezione nel risolvere i problemi più complessi, approfondire argomenti, collegare temi e analizzare i contenuti disciplinari, produrre elaborati magari in gruppo e in modalità peer to peer (tra pari) in un contesto di laboratorio assistito.
Naturalmente molti dei concetti sopra espressi non sono la scoperta dell'acqua calda ma è anche vero che non è possibile improvvisarsi docenti "2.0" dopo aver ricercato qui e là informazioni sul web.
Il docente assume un ruolo di guida e di tutor fornendo agli studenti la propria assistenza in aula per fare emergere osservazioni e considerazioni significative attraverso esercizi, ricerche e rielaborazioni learning by doing (“apprendimento mediante il fare”) condivise.
Lo strumento impiegato in questo tipo di didattica è soprattutto il “video” – nella forma di tutorial-video o di video-lezione – oltre ad altre risorse multimediali, sia realizzate dal docente stesso sia semplicemente da lui distribuite attraverso piattaforme di e-learning, eventualmente editoriali, ma non solo. La lezione diventa quindi un’attività in modalità blended, dunque presente anche fuori dalla classe e soprattutto sempre disponibile per lo studente che la può rivedere fino a quando non l’ha appresa.
Didattica per EAS
Secondo la didattica per EAS (Episodi di Apprendimento Situati) elaborata dal professor Piercesare Rivoltella, direttore del Cremit dell’Università Cattolica di Milano, il modulo didattico della flipped classroom deve essere strutturato in tre momenti:
1) MOMENTO PREPARATORIO: il docente seleziona e assegna agli studenti risorse multimediali relative all’argomento in oggetto da visionare e assegna compiti da svolgere. Gli studenti consultano e prendono visione delle risorse a casa.
2)MOMENTO OPERATORIO: la fase in cui gli studenti svolgono il compito e creano prodotti atti a dimostrare il loro apprendimento utilizzando strumenti vari, per lo più impiegando strumenti di narrazione digitale (video, mappe, slideshow, storytelling ecc.) in classe.
3)MOMENTO RISTRUTTURATIVO E CONCLUSIVO: il docente valuta e corregge i prodotti digitali elaborati dagli studenti, fissa i nodi concettuali emersi e soprattutto accompagna la classe verso una rielaborazione significativa di quanto si è appresso durante l’EAS.
Il primo momento prevede il suo svolgimento a casa, mentre il momento centrale e la fase conclusiva sono vissuti in classe: ecco perché la lezione viene capovolta, perché la fase dell’emissione di informazioni viene in parte delegata ai materiali multimediali forniti dal docente e collocata al di fuori del tempo scuola (blended learning).
Ogni singolo episodio di apprendimento (EAS) rappresenta un’occasione di valutazione dello studente da parte del docente, che così accumula una quantità di informazioni anche metacognitive in merito alle strategie di studio impiegate, proprio perché può osservarlo in classe mentre lavora, durante la fase operatoria.
Le nuove modalità andrebbero sperimentate,  assistite da tutor per i docenti... Negli anni ho adottato diverse varianti non bene definite da corsi e piattaforme, adattandomi al gruppo classe ed alla sua evoluzione, e mai ho messo insieme tutti questi principi, ma mi rendo conto che, senza volere, stavo già camminando seguendo questo sentiero... Se l'apprendimento delle nuove generazioni si sta evolvendo ed ha bisogno di queste nuove strategie è nostro dovere evolverci di conseguenza. Il futuro sono i nostri ragazzi, per cui il futuro per noi è adesso e non possiamo più aspettare.
Seguiamo percorsi per formarci adeguatamente e troviamo il coraggio di sperimentare in classe.... Molti di noi hanno già imparato così ad insegnare!
Nel link a seguire troverete una esperienza ben documentata da cui spero trarrete ispirazione per lanciarvi nella scuola moderna.
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