martedì 16 febbraio 2021

Mio Padre, il grande pirata. Orecchio Acerbo.


 

Mio Padre, il grande pirata - Davide Calì, M. A. Quarello (2013)

Orecchio Acerbo. Dagli 8 anni.

Un bambino innamorato del padre. Minatore emigrato in Belgio, rientra a casa solo una volta l’anno e a suo figlio porta regali di mare e racconti di tesori perduti e avventure. Suo figlio lo crede un pirata. Di più: un grande pirata che guida una nave chiamata Speranza. E chi, se non la ciurma, possono essere Tabacco, Turco, Libeccio, Barbuto, e anche il pappagallo Centolire, di cui parla sempre il papà? Sarà solo dopo un incidente in miniera che il bambino capirà la verità. Un lungo viaggio in treno verso il Belgio, e poi l’ospedale in cui ritroverà il padre ferito. E insieme una grande delusione: suo padre gli ha sempre mentito. Per fortuna è salvo, ma il grande pirata non c’è più. Alcuni anni dopo, un altro telegramma: la miniera chiude. Altro treno, altro viaggio, stessa destinazione. E, per il bambino - diventato ragazzo- la scoperta: Tabacco, Turco, Libeccio e Barbuto esistono davvero, sono i vecchi compagni del padre, e Speranza è il nome che campeggia all’ingresso della miniera. Nera come il carbone, allora il ragazzo issa sul traliccio più alto la bandiera della pirateria.


Molti sono i libri che raccontano i lavori, la dignità di ognuno di essi, l’importanza della concatenazione dei mestieri che tutti si tengono e tengono uniti una società, ma il libro che ho scelto oggi è un libro che può qualcosa di più.

È il racconto di una narrazione centrata sulla fantasia di un mestiere che ne copre un altro…. faticoso, doloroso, migrante, difficile.

Un libro che deve essere veicolato dalla lettura di un adulto per essere compreso dai giovani lettori.


Questo papà non torna dai Caraibi e dal Mar dei Sargassi, torna dalle miniere del Belgio dove va per guadagnare quei pochi soldi per mantenere la sua piccola famiglia italiana. Chissà quanti bambini degli anni ’50 potrebbero raccontare questa storia, chissà quanti di loro hanno immaginato il papà minatore come un grande pirata della vita, chissà quanti minatori avrebbero voluto prendere il mare e 

girare il mondo invece che entrare nelle viscere della terra! 


Per tutti i lavoratori migranti, a tutti i bambini in attesa dei loro papà e delle loro mamme in Paesi lontani, a loro va tutta la nostra vicinanza.

Nessun commento:

Posta un commento